Marocco, novembre 2022
Tutti conosciamo nella vita quel momento in cui decidi di fare un viaggio: ti informi, scegli la meta, definisci l'itinerario, stabilisci le tappe intermedie e fissi il volo. Mentre pianifichi non ti accorgi che in realtà, quel viaggio, ti ha già scelto da tempo. Ti ha scelto attraverso l'emozione che hai provato leggendo un libro, ti ha scelto mentre avevi la palle d'oca guardando un documentario in tv, ti ha scelto mentre sfogliavi quella rivista e ti immaginavi già li.
Questi sono quei viaggi che amo chiamare viaggi dell'anima. Quei viaggi necessari una volta nella vita. Quei viaggi che sono in grado di riconnetterti alla dimensione emotiva più profonda. Quei viaggi nei quali il contatto con la natura è cosi potente, cosi vivo, cosi autentico, che ti emoziona e ti lascia senza parole.
Siamo arrivati sulla duna di Erg Chebbi a Merzougua a novembre 2022 dopo 10 ore di auto dall'aeroporto più vicino. Un viaggio infinito ed estenuante attraverso la valle delle cento Gashba. Gruppi di Città fortificate costruite con terra rossa fango e foglie di palma.
Più la terra diventa secca, più la pelle dei nomadi è dura, più i bambini giocano liberi, più sei a contatto con il volto autentico del Marocco.
Abbiamo attraversato la terra dei nomadi, le immense gole del todra, siamo giunti nella valle delle rose. Un viaggio pieno di sapori intensi, di mercati di datteri, di profumi di curcuma, curry, zenzero, coriandolo.
È ormai l'ora che lascia spazio al tramonto e arriviamo in tempo ad uno spettacolo pazzesco. Erg Chebbi ci regala un'emozione profonda, di contatto con le radici più antiche: la sabbia dorata, calda, un silenzio immenso che abbraccia l'infinito. E ci sentiamo cosi piccoli in confronto a madre natura. ma cosi fortunati di vivere in questo mondo meraviglioso. così pieno di gratitudine tanto da emozionarci.
Ho letto diverse storie di persone che hanno deciso di attraversare il Sahara a piedi e hanno vissuto una vera e propria trasformazione della propria identità. Tra quella sabbia, tra quelle dune, c'è una magia che ti costringe a fermarti. A connetterti con l'essenza del deserto. A fare i conti con la vita. E non c'è esperienza più bella.
Abbiamo seguito il sole scendere lento dietro le dune del deserto e siamo arrivati nel silenzio piu assoluto alla nostra tenda, guidati dalla nostra guida in groppa ai nostri dromedari. Ad attenderci un fuoco acceso, le tajine bollenti sulla brace, il the alla menta di benvenuto ATAY e i canti berberi sotto le stelle che squarciano il silenzio fitto della sera.
Il battito dei tamburi e il suono delle qraqueb che vibrano ti entrano nelle vene, ti arrivano allo stomaco e ti rimangono sulla pelle. È quello il momento in cui capisci che quel viaggio andava fatto, perché ti ha scelto. E a quel viaggio sei riconoscente: alzi gli occhi al cielo e sopra di te, mille splendide stelle, una cadente. Ma il desiderio che abbiamo espresso, non lo possiamo raccontare.
Una notte tra le stelle del Sahara, oltre ogni aspettativa.
Maddalena
Le dune del deserto
Immersa
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