Pushkar, India - agosto 2023
Pushkar è la città più strana che abbia mai visto,un luogo unico al mondo, un po’ come la nostra Venezia. È un altro di quei luoghi che, durante il mio primo viaggio in India, mi ha generato diversi sentimenti contrastanti, lasciandomi mille domande.
È una delle città più antiche e sacre dell’India, con la particolarità di essere casa dell’unico tempio del dio Brahma, creatore dell’universo, il fondatore della città stessa. La leggenda, infatti, narra che Brahma riuscì a sconfiggere un demone, grazie a un’arma alquanto speciale: un fiore di loto. Dopo l’impatto, quando il fiore toccò la Terra, formò il lago sacro, dove ogni fedele induista dovrebbe fare pellegrinaggio almeno una volta nella vita.
Pushkar infatti significa fiore di loto, un simbolo di purezza, pace ed eternità.
Ci troviamo in mezzo a un mercato, super affolato, con tantissimi donne che indossano vestiti molto colorati. Fa caldo, è estate piena. Voci, suoni, clacson e odori echeggiano nell’aria e ti avvolgono completamente.
Visitiamo il tempio di Brahma, una struttura architettonica molto semplice e di dimensioni ridotte dipinto di un arancio e un blu brillante. Ci mettiamo in coda, insieme a tutti i pellegrini mentre ascoltiamo dei canti sacri. Togliamo le scarpe ed entriamo. Mi sento un po’ strana, non voglio fare nulla che possa essere di poco rispetto per tutte le persone che ho attorno. Alla fine io sono solo qui a vedere e conoscere. Arriviamo davanti alla riproduzione fisica di Brahma, e come ogni volta che vedo un dio induista rimango sbalordita. Ovviamente non si possono fare foto.
Andiamo alla ricerca di uno dei 52 Ghat che si trovano in questa città.
Un Ghat è una scalinata che accompagna direttamente i pellegrini alle acque sacre del lago.
Un luogo in cui avvengono diversi riti, come il Puja, con donazioni agli dei e il lavaggio del corpo.
Togliamo le scarpe anche qui e iniziamo ad assistere a queste cerimonie da lontano.
Ovunque puoi trovare baracchini che ti vendono fiori, noci di cocco, riso, tutto da offrire agli dei e tantissimi santoni che celebrano riti. Non si possono fare fotografie. È qualcosa di mistico, una spiritualità che è molto difficile raccontare. Ascoltiamo canti, inni sacri, vediamo fedeli meditare e immergersi nel lago per purificarsi.
Incontriamo il proprietario di un bed&breakfast che si offre di farci da guida - e perché no? - e inizia a raccontarci tutta la storia di questa città e le fondamenta della religione induista.
Con lui scopriamo che Pushkar è una città 100% vegana: alcol e carne sono severamente vietati. Lui, in 57 anni di età, non ha mai mangiato né carne né uova né formaggi.
Passa con noi tutto il pomeriggio, tra le vie e i templi della città, e ci accompagna fino ai piedi della collina di Ratnagiri dove ci aspettano 650 gradini che portano al Tempio di Savitri, una delle mogli di Brahma. Con un umidità al 100% iniziamo la nostra salita. La vista sul lago sacro e sulla piccola città chiudono in bellezza questa nostra giornata nella città Sacra.
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