Pechino, Cina, ottobre 2014
Atterrati dopo dieci ore di volo decidiamo di lasciare la valigia e avventurarci negli hutong, i vicoli tradizionali di Pechino. Purtroppo, oggi di tradizionale non rimane quasi nulla. Gli hutong della zona di Shichahai, infatti, sono un luogo molto turistico ma sono comunque molto affascinanti. Ci sono bar, negozi di souvenir e tantissime persone. Numerose porte colorate attirano la nostra attenzione. Gli uomini dei risciò urlano per attirare i clienti, il profumo degli spiedini di carne e del cibo di strada si diffonde nel dedalo di vicoli. All’improvviso si materializza davanti a noi un lago. Mai avrei immaginato di trovare un lago nel cuore degli hutong di Pechino. È il lago Houhai, un lago artificiale costruito durante la dinastia Yuan. Nelle sue vicinanze si possono trovare il parco Beihai, la torre del tamburo e il tempio dei Lama. Sarà che è stato il primo posto che ho visto in questa enorme metropoli, ma è rimasto impresso nella mia mente. Ogni volta che volevo prendermi una pausa dalla caotica Pechino mi ritrovavo a passeggiare sui marciapiedi che costeggiano il lago, oppure in uno dei tanti bar a bere una birra o un tè caldo. Anche gli abitanti di Pechino qui si incontrano, giocano, pescano e fanno volare gli Aquiloni. Quando sono ritornata in Cina, nell’inverno del 2018, sono subito corsa a vedere come stava il mio lago. L’ho trovato tutto ghiacciato. Così ho affittato i pattini in uno dei numerosi baracchini spuntati come funghi e ho provato l’emozione di pattinare al tramonto su un vero lago ghiacciato.
Cristina
Risciò per turisti
In cielo gli aquiloni
Il parco Beihai in lontananza
Pattinata al tramonto
Houhai di notte
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