Stati Uniti, estate 2019
All’amore più grande della mia vita. Lei era viva, come se tutte le persone del mondo fossero concentrate proprio lì. Era caotica, come quel caos che ognuno di noi si trova dentro la testa, la sera, prima di dormire. Quello che non ti molla un secondo e non ti da pace. Immensa come l’oceano, quando guardi verso l’orizzonte e non riesci a percepire la fine. Ed era bella! Bella da morire! Bella come una donna dentro al suo abito da sposa il giorno del suo matrimonio. Me ne stavo a guardare col naso all’insù senza perdermi nemmeno un dettaglio. Immagini immortalate che la mia mente non avrebbe mai più cancellato. Quelle cose che quando le vivi cambia il tuo modo di vedere il mondo…e cambia il tuo modo di volerlo il mondo! Perché il mondo può essere diverso, basta scegliere il modo in cui guardarlo. Ero li, senza dire niente, tra realtà e finzione. Ogni tanto qualcuno si faceva spazio tra la folla e mi riportava sulla terra ferma. Era frenetica ed immensa.Un miscuglio di odori. Non era puzza, quello per me era l’odore del mondo. C’erano un’infinità di persone, a qualunque ora del giorno. Trovarmi sarebbe stato come cercare un ago in un pagliaio. Così ho iniziato a viverla. Il più grande insegnamento che mi ha dato è stato l’amore per me stessa. Quando passi una vita intera a detestarti e all’improvviso ti accorgi che per il mondo sei perfetta così come sei. Amavo starmene seduta su un prato a guarda il sole tramontare tra i palazzi e lasciare spazio alle luci della notte. Là, con l’unica persona che avrei amato per sempre…me stessa!La musica faceva da colonna sonora. Era tutto perfetto. Quello era il mio posto. Ero felice. Ballavo, cantavo, ogni giorno conoscevo qualche persona nuova. Ero lì per inseguire un sogno. IL MIO. Ballare a New York, ed oltre alle sale da ballo calcavo il palcoscenico più prestigioso per un ballerino che viene dall’ urban… la strada. Il momento più magico di quelle due estati nella grande mela? Ballavo per i fatti miei, nelle cuffie "Without me" di Halsey, un ragazzo accanto a me: “sei una ballerina? Vieni a ballare con noi” tolgo le cuffie e pochi metri più in là c’era un gruppo di ragazzi, tutti del Bronx che ballavano la stessa canzone che io avevo nelle mie cuffie. Se non era un segno del destino quello…per i due mesi successivi sono diventati la mia famiglia. Ed io non sono mai stata più felice di essere me stessa come in quel momento! Tutto l’amore che avevo dentro lo condividevo con chi incontravo. Ho visto il lusso in chi non aveva niente, ma che dentro invece aveva tutto. Per la prima volta mi sentivo adeguata…Dicono che quando è vero amore lo senti. E di New York io ero incondizionatamente innamorata. Mi ha regalato me stessa e questo varrà sempre più di qualunque dichiarazione d’amore.F orse la felicità è qualcosa di impercettibile, che non può durare per sempre. Qualcosa che arriva al suo picco e poi ti lascia solo una bella sensazione. Quello che so però della felicità, è che ci ero dentro… e che quel senso di immensità lo porterò dentro di me in eterno.
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