Calasetta, Sardegna, Italia, Agosto 2020
Quando penso alla Sardegna penso a un’isola misteriosa, lontana dalla terraferma, conosciuta da tutti per il suo mare cristallino e le sue bellezze naturali ma che, nella realtà, nasconde molto più di quello che si conosce. Ha una cucina così ricca e unica che, come ogni regione italiana, racchiude segreti e tradizioni che vengono trasmessi da generazione in generazione. E come tutti, ce ne siamo innamorati.
La nostra vacanza in Sardegna è stata il primo respiro dopo mesi chiusi a causa della pandemia nel lontano ormai 2020. Dopo un’intensa notte in nave e tre ore di viaggio per raggiungere quell’isoletta remota del Sud-Ovest della Sardegna, Calasetta, ci siamo catapultati in mare a giocare a pallavolo con il sole che tramontava alle nostre spalle. Era l’inizio di quelle due settimane di vita da mare, lontani dai mille pensieri.
Un mare color verde acqua, dune di sabbia, spiagge selvagge, tuffi da scogliere, maialino allo spiedo, una famiglia sarda che ha ospitato otto ragazzi con il sorriso e una gentilezza senza paragoni, mille tramonti che hanno colorato il cielo, un villaggio nell’entroterra con tanti nonnini e una pizza con il pesce spada che ci ha conquistato: tutto ciò ha riempito ogni singolo momento della nostra vacanza.
Se durante il giorno avevamo un programma non definito e si andava alla ricerca di nuovi incredibili paesaggi, ogni sera ci trovavamo a gustare lo stesso aperitivo, nello stesso posto vicino al porto di Calasetta: il bar Gracinna. E’ qui che abbiamo scoperto lui, il mirtiz.
Quando dici mirto, è subito Sardegna. Una pianta aromatica, con mille profumi, spontanea e tipica del Mediterraneo che ha trovato un habitat ideale sull’isola sarda (e nella vicina Corsica).
Il liquore ha un gusto che non si dimentica. Si dice, inoltre, che “macchia il bicchiere” da quanto è denso e di colore nero.
Tutti conosciamo lo spritz, quel drink italiano dell’aperitivo che conquista tutti con il suo gusto così dolce e quel suo colore arancione brillante. Ecco, il mirtiz va oltre: la sostituzione dell’Aperol con il mirto gli regala, non solo un colore viola invidiabile ma anche un gusto incredibile e tante risate garantite.
La prima sera
La nostra Cala preferita
Il bar Gracinna
il mirtiz
댓글