Settembre 2017, deserto di Atacama, Cile
Eravamo cinque amici e un pick-up, e per dieci giorni abbiamo sfrecciato tra le strade sterrate del deserto di Atacama, a nord del Cile, nella regione Antofagasta. L’anno in cui, dopo tantissimi anni, era tornato a fiorire così abbondantemente da creare un tappeto di fiori.Ad oggi è il posto più incredibile e suggestivo che ho visitato. Il cielo stellato del deserto di Atacama, lontano da tutto l’inquinamento luminoso dell’Europa, è impossibile da dimenticare.
Sveglia ore 3 della mattina. Ci aspettava una delle giornate più imprevedibili dell’intero viaggio. Il nostro programma della mattinata era arrivare a un'altitudine di 5000 metri e vedere quell'incredibile fenomeno dei geyser. I Geyser del Tatio si trovano a circa a due ore e mezza da San Pedro di Atacama, ottanta crateri che emettono immense eruzioni di vapore bianco che possono raggiungere i 6 metri di altezza. Nonostante il freddo si rimane completamente pietrificati da questo spettacolo che la natura regala ogni mattina prima dell’alba. I vapori arrivano a una temperatura fino a 85°e per questo si consiglia di non avvicinarsi troppo. Tra foglie di coca per combattere l’altitudine, il freddo che diminuiva grazie ai vari vapori che saltavano in aria ogni cinque minuti e tanto stupore, abbiamo iniziato la nostra giornata nel migliore dei modi. Ho festeggiato così il mio 23esimo compleanno.
Sulla via del ritorno ci siamo imbattuti in un piccolo paese andino, il pueblo Machuca, che si trova a 4000 metri sopra il livello del mare e dove le temperature possono variare dai 14° ai 3° ogni giorno. Ricordo ancora lo stupore nel scendere dal nostro pick-up e ammirare quel paesino, formato da una ventina di casette e una chiesa bianca con il tetto in paglia e le porte dipinte di azzurro. L’altare della chiesa è ricoperto di fiori, ed ogni giorno, come ha raccontato la signora Gonzalina, una degli abitanti di questo paese, si prega per non far mancare mai l’acqua.
La loro attività principale è l’allevamento di lama ed alpaca. E’ stato qui che per la prima volta abbiamo assaggiato l’anticucho di llama, uno spiedino incredibile di carne di lama.
Un signore andino, con un cappello e un grembiule tutto colorato, era lì, a grigliare per noi, turisti curiosi e affamati.
Per concludere questa giornata piena di stupore, ci siamo fermati a fare merenda, sdraiati sotto il sole nel cassone del nostro pick-up, stanchi per le poche ore dormite. La vista ci regala un paesaggio montuoso pieno di cactus giganti. La palette era tra il giallo, il marrone e l’azzurro del cielo. E in questo momento così poetico, ci siamo accorti che una gomma del pick-up, alta quasi come noi, era bucata.
A nessuno di noi prendeva il telefono.
Il pick-up e il deserto fiorito
Il deserto fiorito
Geyser del Tatio
Geyser del Tatio
Geyser del Tatio
Il Pueblo Machuca
Il Pueblo Machuca
La chiesa del Pueblo
Gli spiedini di lama
La gomma bucata
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